REGIONE: BASILICATA

PROVINCIA: POTENZA

LOCALITA’: tra TITO e SATRIANO DI LUCANIA

130 Km. da Foggia

COORDINATE: 40.575742 - 15.636713

 

DA VEDERE:

TORRE DI SATRIANUM 

 

 

 

Satrianum era un antico centro lucano ubicato su un promontorio a metà degli attuali comuni di Satriano e Tito, importante roccaforte Normanna e sede vescovile.

Citata in fonti medievali già nel IX secolo fu edificata su una collina (mt.950 s.l.m.) in posizione strategica da cui si controllava il valico di Brienza e l'antica via Herculea. Distrutta, venne ricostruita da Carlo D’Angiò divenne possesso di Giovanni de Anches e poi degli Sforza e fu definitivamente abbandonata nella metà del XV secolo. I ruderi attualmente visibili comprendono, due cinte murarie, due villaggi con edifici residenziali e una chiesa con annesso cimitero. Sul pianoro sommitale sono visitabili una torre quadrata di XII secolo (adibita a museo multimediale) e i resti di un episcopio e della Cattedrale di S. Stefano.

Il nome "Torre di Satriano" è di appartenenza storica satrianese, anche se ricade nel comune della vicina Tito L'attuale Satriano, è l'antica Pietrafesa, in latino Petrafixa, abitata dagli abitanti dell'antica Satriano. Nel 1887 il comune di Pietrafesa decise, per rinsaldare i legami storici con Satrianum, di adottare il suo stesso nome, italianizzato in Satriano. L'attuale città dei "Murales" subì un'importante influenza sociale, demografica e culturale da parte dell'antica roccaforte Normanna. Secondo la leggenda, infatti, la maschera carnevalesca dell'orso ("l'urs" in dialetto locale), è originaria della cultura franco-normanna, trasmigrata nell'odierna città di Satriano. La "Torre di Satriano" è un simbolo degli abitanti dell'attuale Satriano di Lucania a tal punto che gli emigranti alla vista della Torre Normanna, raccontano di provare una forte emozione.

Leggenda

Sulla distruzione della città la leggenda narra che la regina di Napoli, Giovanna II d'Angiò-Durazzo, fece condurre a Satrianum una giovane dama di compagnia scortata da milizie del Regno. Quando il corteo attraversò Satrianum, la nobile donna venne rapita a causa della sua bellezza e Giovanna II, dopo l'affronto subito, ordinò una tremenda vendetta. L'abitato, infatti, venne incendiato risparmiando solo la torre normanna ed alcuni muri di edifici.