REGIONE: PUGLIA

PROVINCIA: FOGGIA

LOCALITA’: S.P. Tra TORREMAGGIORE e CASALNUOVO MONTEROTARO

54 Km. da Foggia

COORDINATE: 41.684150 - 15.139486

 

DA VEDERE:

 CASTELLO DI DRAGONARA 

 

 

 

 

Antico forte a guardia di un guado del fiume Fortore, Castel Dragonara di Torremaggiore custodisce i ricordi dei fasti di un tempo.

Cuore dell’antico borgo fortificato, Castel Dragonara, a Torremaggiore, è l’ultima testimonianza del fortilizio bizantino-normanno-svevo distrutto nel 1255 dalle truppe pontificie impegnate nella guerra contro Manfredi, figlio di Federico II.
 I profughi di Dragonara costituirono, insieme a quelli di Fiorentino, il nucleo originario di Torremaggiore. Nel XV secolo Paolo I de Sangro eresse sul posto, ormai disabitato, un castelletto di forma rettangolare, con un cortile interno, due torri cilindriche e due quadrate. A pochi metri dal castelletto, si erge un'altra torre cilindrica, isolata, vuota all'interno ed originariamente priva di porta, alla quale si accedeva probabilmente attraverso un ponte o un passaggio sotterraneo di collegamento.
A poche centinaia di metri da Dragonara, lungo l’argine del fiume Fortore si estende una piccola macchia di querce, esempio di originale vegetazione di Capitanata.

Fra gli altri centri sorti nello stesso periodo per volere dei Bizantini per difendere i loro territori, minacciati dai Longobardi e lungo le coste dai Saraceni, si ricorda Fiorentino, Civitate, Montecorvino, Tertiveri, Devia e Troia.

Questi antichi centri erano conosciuti come “città di frontiera”, vere e proprie città-piazzeforti nate per difendere i possedimenti e le ricchezze dei Bizantini. Nel tardo Medioevo queste città sono state abbandonate, ad eccezione di Troia. Per la sua importanza strategica, dopo l’epoca bizantina, si aggiunsero le numerose opere costruite successivamente dai Normanni, dagli Svevi e dagli Aragonesi.

A pochi metri dal castelletto, si erge un’altra torre cilindrica, isolata, vuota all’interno ed originariamente priva di porta, alla quale si accedeva probabilmente attraverso un ponte o un passaggio sotterraneo di collegamento. Particolare curioso di questo Castello, e che ci fa supporre che fosse luogo di investiture cavalleresche e di cerimonie iniziatiche, è proprio la Torre cilindrica, Questa Torre, vuota all’ interno, non aveva nessuna uscita esterna.

Il Papa Leone IX che era stato tenuto prigioniero dai Duci Normanni a Dragonara, e fatto oggetto di particolari cure ed attenzioni durante la sua prigionia, in segno di riconoscenza dichiarò valide tutte le conquiste effettuate dai vincitori.

Pur resistendo le forti mura all’incuria e all’inciviltà degli uomini, di sì fiero maniero dopo tanta gloriosa storia oggi non rimane nulla dell’antico splendore: Dragonara è decaduta a casa colonica, ovile e pollaio per animali da cortile.